Saranno concessi contributi a fondo perduto per percorsi di welfare aziendale che agevolino il rientro al lavoro delle madri, per favorire la natalità e il “work life balance”.
Si sta verificando da tempo un netto calo delle assunzioni al femminile, soprattutto per le neo-mamme, come rilevato da un’indagine Istat ed è proprio per questo che nasce questo bando, per favorire un percorso in contro tendenza, incentivando le imprese a proporre progetti in grado di sostenere il ritorno al lavoro delle madri e la creazione di condizioni atte a conciliare i tempi dedicati al lavoro e alla famiglia, con positive ricadute non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale.
Il bando si rivolge alle imprese con sede legale o unità operative sul territorio nazionale, consorzi e gruppi di società collegate o controllate, oltre che alle imprese costituite in associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d’impresa (ATI).
Sono 3 le macro-aree per gli interventi da mettere in campo a cura dell’impresa proponente:
- iniziative di sostegno psicologico e fisico;
- incentivi economici finalizzati al rientro al lavoro dopo il parto/adozione;
- formazione e aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo il parto/adozione.
Centralità quindi per la cura dei figli.
I progetti dovranno avere una durata di non più di 24 mesi.
Alle imprese beneficiarie è riconosciuto un contributo a fondo perduto che può coprire dal 90% al 70% dei costi ammissibili in base alla dimensione dell’impresa; la percentuale del contributo decresce al crescere della dimensione da micro a grande impresa.
La restante parte dei costi dovrà essere sostenuta dall’impresa beneficiaria, anche fornendo beni e servizi (contributi in natura) per la realizzazione del progetto.
Questi gli importi erogabili:
- da € 15.000 a € 50.000 per le microimprese;
- da € 30.000 a € 100.000 per le piccole imprese;
- da € 80.000 a € 250.000 per le medie imprese;
- da € 200.000 a € 1 milione per le grandi imprese.
Per accedere al contributo è necessario inviare la domanda, corredata dagli allegati previsti nel bando, all’indirizzo pec: AvvisoRiParto@pec.governo.it ed i documenti dovranno essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa proponente/capofila o da suo delegato.
La misura in argomento è gestita dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La scadenza per la presentazione dei progetti (originariamente fissata al 5 settembre) è stata prorogata alle ore 12.00 del 30 settembre 2022.