Dopo una lunga attesa, ci avviciniamo finalmente alla piena operatività del programma “Resto al Sud 2.0”, con la firma del decreto attuativo che disciplina gli incentivi per l’autoimpiego, il lavoro autonomo e le attività libero-professionali.
Con un comunicato ufficiale del 12 luglio 2025, il Ministero del Lavoro ha annunciato la firma del decreto attuativo previsto dagli articoli 17 e 19 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito nella legge n. 95/2024). Il provvedimento è stato firmato dalla Ministra Marina Calderone, di concerto con il Ministro per gli Affari Europei e il PNRR Tommaso Foti e il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Obiettivi della misura
L’iniziativa ha un obiettivo preciso: favorire l’inclusione attiva dei giovani tra i 18 e i 35 anni, promuovendone l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso incentivi economici e percorsi di accompagnamento per l’avvio di attività autonome e professionali. Si tratta di un impulso concreto all’imprenditorialità giovanile, specialmente nel Mezzogiorno, ma con estensione anche ad altre regioni.
Le risorse disponibili
Il programma dispone di 800 milioni di euro, di cui:
- 700 milioni provenienti dal Fondo Sociale Europeo Plus;
- 100 milioni dal PNRR, nell’ambito del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).
Chi può accedere agli incentivi
I destinatari del programma sono giovani tra i 18 anni compiuti e i 35 non ancora compiuti, che si trovino in una delle seguenti condizioni:
- Inoccupati, disoccupati o inattivi;
- In condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione;
- Partecipanti al programma GOL.
Quali attività sono ammesse
Le iniziative finanziabili includono:
- Lavoro autonomo con apertura di partita IVA;
- Impresa individuale o in forma societaria (Snc, Sas, Srl, società cooperative);
- Attività libero-professionali, anche tramite società tra professionisti.
Sono ammesse anche iniziative già avviate, purché risultino inattive al momento della domanda. Restano invece escluse le attività cessate nei sei mesi precedenti con stesso codice ATECO (fino alla terza cifra).
Formazione e accompagnamento
Elemento centrale del programma è l’attività di formazione e supporto, erogata dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM). L’obiettivo è dotare i beneficiari delle competenze necessarie per strutturare e far crescere con successo la propria iniziativa.
Contributi previsti
Il programma prevede due tipologie di agevolazioni:
1 – Voucher a Fondo Perduto
- 100% dell’investimento previsto.
- Fino a 40.000 euro per singolo progetto.
- Fino a 50.000 euro per progetti con componenti tecnologiche, digitali o con finalità ambientali
2 – Contributi per Programmi di Investimento
- Fino al 75% del valore dell’investimento, se inferiore a 120.000 euro;
- Fino al 70%, se compreso tra 120.000 e 200.000 euro.
Dove si applicano le agevolazioni
Le regioni principalmente interessate sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tuttavia, le agevolazioni – con percentuali leggermente inferiori – sono accessibili anche nel resto del Paese, inclusi Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e altre regioni centro-settentrionali.
Il varo del decreto attuativo di “Resto al Sud 2.0” rappresenta una tappa fondamentale nella promozione dell’autoimprenditorialità giovanile in Italia. Grazie all’importante dotazione finanziaria e a un approccio integrato che combina sostegno economico e formazione, si punta a creare nuove opportunità per i giovani, stimolando allo stesso tempo la crescita dei territori più fragili.
Il decreto è ora al vaglio degli organi competenti per la definitiva approvazione.
Autore: Luigi Romano