Giunta in Parlamento per l’avvio dell’iter di approvazione definitiva, tra correzioni, ripensamenti ed emendamenti vari, riportiamo alcune tra le più importanti novità:

Obbligo pagamenti POS: limite minimo inizialmente approvato pari a 30 euro, poi elevato a 60 euro, oggi cancellato (con riconferma della sanzioni in caso di rifiuto da parte dell’esercente), ma con l’impegno di istituire un tavolo tra imprese e banche al fine di ridurre l’importo delle commissioni sulle transazioni;

 Stralcio cartelle 1.000 Euro: non varrà per multe e tasse degli enti locali ad eccezione degli interessi, che verranno cancellati;

Superbonus 110%: proroga al 31 dicembre per la presentazione della Cilas al fine di usufruire della misura “maggiorata” del superbonus.

Carte per i giovani: due bonus da 500 euro (cumulabili) il primo per i diciottenni appartenenti ad un nucleo familiare con Isee (o quoziente familiare, si vedrà) fino a 35mila euro, ed il secondo per i diplomati con voto finale pari a 100.

Tetto al contante: confermato (per il momento) il nuovo limite, pari a 4.999 euro.

Limite contabilità ordinaria: spunta un emendamento che, se approvato, consentirebbe l’innalzamento del limite oltre il quale si è obbligati alla tenuta della contabilità ordinaria.

Potremmo quindi avere i seguenti, nuovi, limiti per le ditte individuali, Snc, Sas e soggetti equiparati:

  • Euro 500.000 (rispetto a quello attualmente vigente di 400.000) per imprese che esercitano attività di prestazioni di servizi;
  • Euro 800.000 (rispetto agli attuali 700.000) per imprese che esercitano attività diverse dalle precedenti.

In pratica, oltre alla permanenza nel regime di contabilità semplificata (quindi senza libro giornale, inventari, ecc.) anche il versamento dell’IVA, in caso di mancato superamento dei nuovi parametri, continuerà ad essere trimestrale.

Bonus investimenti Sud verso la proroga (selettiva): per il Bonus Sud è quasi certa la proroga al 2023, grazie anche alle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, ma non per tutti.

Infatti, nell’ultima versione del DdL Bilancio 2023 la proroga potrebbe riguardare solo alle imprese insediate in Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Speciali (ZLS) anche se riteniamo scontata l’estensione a tutto il Meridione, considerata la dotazione finanziaria potenzialmente disponibile, pari a circa 1 miliardo e mezzo di euro.

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