L’Agenzia delle Entrate ha confermato che dal 2022 non sarà più richiesta l’Irap sia per le imprese individuali che per quelle familiari, anche se dotate di dipendenti e indipendentemente dall’attività svolta (commercianti, artigiani, prestatori di servizi e lavoro autonomo).
Con specifico riferimento alle imprese familiari, l’agenzia delle Entrate evidenzia giustamente che queste ultime hanno natura individuale e non collettiva (associativa); infatti è l’imprenditore (titolare) che esercita l’attività, assumendo in proprio diritti ed obbligazioni, oltre la piena responsabilità verso i terzi.
Non viene affrontato, invece, il caso dell’impresa coniugale disciplinata dall’articolo 177 del codice civile, definita come l’azienda costituita dopo il matrimonio e gestita da entrambi i coniugi, fiscalmente trattata alla stregua di una società di persone (società di fatto).
La piccola buona notizia è, anche se a nostro parere era di ritenersi scontato, che le numerose imprese familiari possono stare tranquille, in quanto saranno esonerate da quest’anno al pagamento dell’Irap, indipendentemente dal numero di dipendenti e collaboratori, dall’attività esercitata e dagli investimenti realizzati.