Il credito d’imposta investimenti per il Mezzogiorno, partito un pò in sordina nel lontano 2016 a causa di alcuni meccanismi poco incentivanti, successivamente rimossi, ha contribuito allo sviluppo di tantissime piccole e medie imprese, dando vita ad investimenti in nuovi progetti per oltre 9 miliardi di euro.
Questa importante agevolazione, il cui termine era fissato inizialmente al 31.12.2019, di proroga in proroga è giunta fino al 2022.
Il 31 dicembre, segnerà quindi (salvo colpi di scena) la scadenza definitiva per la presentazione di nuovi progetti d’investimento agevolabili.
Ma è proprio così…?
Forse no!
C’è un piccolo spiraglio, anche se non ve n’è traccia nell’attuale bozza della Legge di Bilancio 2023.
Infatti il ministro dell’Economia Giorgetti, durante la recentissima audizione alle Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato, ha testualmente dichiarato:
“Con particolare riferimento al Mezzogiorno, stiamo predisponendo misure per la proroga di alcuni interventi, quali le agevolazioni fiscali in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate in quei territori, nonché prevedendo la proroga dei crediti d’imposta per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate e per le attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno”.
Non è escluso quindi che la proroga possa trovare posto sul treno del c.d. Milleproroghe, con più tempo a disposizione per valutarne tutti gli aspetti (coperture comprese), rispetto all’incombente conto alla rovescia per l’approvazione della manovra di bilancio.
E’ più di un’apertura, che lascia ben sperare.