Il tema della sicurezza sul lavoro torna al centro dell’agenda politica con una dotazione finanziaria complessiva senza precedenti: oltre 1,2 miliardi di euro, frutto dell’integrazione tra i 600 milioni del bando ISI 2024 e i nuovi 650 milioni annunciati dal Governo in collaborazione con l’INAIL.
L’annuncio è arrivato al termine del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2025, con un appello della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a “fare sistema” per contrastare i tanti, insostenibili ed intollerabili, infortuni sul lavoro.
Infatti, i dati confermano un quadro ancora critico. Nel 2024 sono stati registrati 1.077 infortuni mortali (+4,7% rispetto al 2023), di cui 280 in itinere (+17,2%). Le denunce di malattie professionali hanno subito un’impennata del 21,6%, mentre il numero complessivo degli infortuni è calato leggermente (-0,7%).
“Serve un cambio culturale profondo — ha dichiarato il Ministro del Lavoro, Marina Calderone — e una sinergia continua tra formazione, prevenzione e controllo”.
Il piano d’azione non si limita all’erogazione di fondi, ma punta a costruire un’alleanza stabile tra istituzioni, imprese e sindacati. Il Governo propone una visione integrata, che coniuga incentivi economici a comportamenti virtuosi, formazione obbligatoria e cultura della prevenzione fin dalla scuola.
A tale scopo, è stato convocato per l’8 maggio un incontro con le parti sociali per condividere e migliorare le misure in arrivo.
Tra le novità più rilevanti:
- Premialità per le aziende che investono oltre i minimi normativi previsti dal D.Lgs. 81/2008;
- Rafforzamento del sistema “bonus-malus” per penalizzare chi non rispetta le norme e premiare chi previene;
- Tutela assicurativa INAIL estesa a studenti e personale scolastico, in modo strutturale;
- Insegnamento della sicurezza nei programmi di educazione civica.
Il Bando ISI 2024: come funziona e quali novità
Attivo dal 14 aprile al 30 maggio 2025, il Bando ISI 2024 rappresenta la quindicesima edizione di uno strumento strategico con cui l’INAIL promuove la prevenzione nei luoghi di lavoro. Quest’anno, grazie ai nuovi fondi governativi in arrivo, potrebbe diventare ancora più incisivo per numero di beneficiari e qualità dei progetti sostenuti.
La struttura del bando
Il bando è articolato in cinque assi di finanziamento, articolato in base a specifici destinatari e tipologie di intervento:
Asse 1 – Generalista
- 1: Riduzione dei rischi tecnopatici (es. rumore, vibrazioni, chimico)
- 2: Adozione di modelli organizzativi e responsabilità sociale (contributo fino all’80%)
Asse 2 – Infortunistica
- sostituzione di macchine obsolete, trattori agricoli, prevenzione in spazi confinati
Asse 3 – Amianto
- Bonifica con rimozione e smaltimento, agevolabile l’installazione di pannelli fotovoltaici
Asse 4 – Micro e piccole imprese nei settori “Made in Italy”
- Inclusa la lavorazione del legno, con procedure semplificate
Asse 5 – Agricoltura
- 1 per tutte le imprese agricole;
- 2 riservato ai giovani agricoltori (contributo all’80%)
Contributi, modalità e novità 2024
I contributi a fondo perduto coprono dal 65% all’80% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 130.000 euro. Le domande vanno predisposte online, in apposita area riservata, con simulazioni disponibili per verificare la soglia di ammissibilità (130 punti).
Principali novità:
- Possibilità di anticipare il 70% del contributo per assi 4 e 5;
- Punteggi ricalibrati per favorire micro e piccole imprese;
- Agevolazioni per chi adotta la norma UNI EN ISO 45001:2023 (Asse 1.2);
- Inclusione di progetti legati alla transizione ecologica, come l’installazione di pannelli fotovoltaici integrati nelle nuove coperture, per ridurre la dipendenza da fonti fossili (Asse 3).
Un’opportunità concreta
Dal 2010 ad oggi, i bandi ISI hanno distribuito oltre 4 miliardi di euro al sistema produttivo. Con l’eventuale nuova iniezione di 650 milioni, il bacino di aziende che potrà beneficiare dei contributi è destinato ad ampliarsi, rendendo questa finestra un’occasione particolarmente favorevole per investire in sicurezza, innovazione e sostenibilità.
Con i nuovi fondi e un bando ISI più potente e accessibile, il 2025 può diventare un anno decisivo per il cambiamento culturale in materia di sicurezza. L’obiettivo è chiaro: rendere il lavoro sicuro non un privilegio, ma una condizione minima per ogni lavoratore in Italia.
Non sono però mancate le voci critiche. Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha osservato che “il Governo annuncia nuove risorse, ma si tratta dei soldi dell’INAIL, non di fondi realmente aggiuntivi”. Una posizione che richiama l’esigenza di una strategia più strutturale, che non si limiti alla redistribuzione di risorse esistenti, ma punti a un investimento pubblico organico e stabile.
A nostro modesto parere, che siano nuove risorse o fondi non impiegati dall’INAIL poco importa, se utilizzali per un vero cambio di passo nella giusta direzione.
Autore: Luigi Romano