Con la pubblicazione dell’Avviso pubblico approvato con Decreto Dirigenziale n. 153 del 12 giugno 2025 e reso noto sul B.U.R.C. n. 43 del 23 giugno 2025, la Regione Campania mette in campo una misura concreta per sostenere le imprese che assumono nuovi lavoratori. Si tratta di un’iniziativa finanziata con risorse del Programma Regionale Campania FSE+ 2021–2027, con una dotazione complessiva di 50 milioni di euro, destinata a favorire l’inserimento lavorativo di soggetti disoccupati o inoccupati residenti nella regione.

L’iniziativa non nasce dal nulla, ma prosegue e rafforza una strategia già attuata nei precedenti cicli di programmazione europea, con una struttura più solida e una maggiore attenzione alla qualità dell’occupazione creata. L’obiettivo dichiarato è quello di incoraggiare l’occupazione stabile, ridurre la precarietà e, al tempo stesso, offrire un sostegno concreto alle imprese in un contesto economico ancora incerto.

A chi si rivolge il bando

Possono presentare domanda le imprese iscritte al Registro delle Imprese, i liberi professionisti con Partita IVA (sia iscritti agli albi sia con sola gestione separata INPS) e gli enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS. Tutti i soggetti beneficiari devono avere almeno una sede operativa attiva nel territorio della Campania.

Attenzione però, per essere ammessi, è necessario rispettare una lunga serie di requisiti formali, tutti verificati d’ufficio dalla Regione. Oltre al DURC regolare ed a non aver commesso violazioni gravi e definitivamente accertate in materia fiscale e contributiva, non sono ammessi soggetti in stato di fallimento, liquidazione o con procedure concorsuali in corso. Vengono inoltre esclusi i datori di lavoro che abbiano effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti all’assunzione (salvo i casi di giusta causa o giustificato motivo oggettivo). Altri elementi fondamentali sono l’assenza di condanne rilevanti in capo al legale rappresentante e il rispetto della cosiddetta clausola Deggendorf (nessun obbligo pendente di restituzione di aiuti di Stato dichiarati illegali dalla Commissione UE).

Chi si può assumere e che tipo di contratto serve

L’agevolazione è concessa per nuove assunzioni effettuate dal 1° ottobre 2024 in poi, con specifiche caratteristiche contrattuali. Sono ammessi contratti a tempo indeterminato, determinato di almeno 12 mesi e apprendistato professionalizzante, purché stipulati a tempo pieno o, in alcuni casi, anche part-time (ma almeno al 50% dell’orario ordinario).

È fondamentale che il lavoratore sia:

  • residente in Campania;
  • disoccupato o inoccupato al momento dell’assunzione;
  • privo di rapporti di lavoro recenti con l’impresa (o sue collegate) nei 12 mesi precedenti;
  • non titolare di partita IVA, cariche societarie o quote in società da almeno 60 giorni.

Sono invece espressamente escluse le assunzioni con contratti a chiamata, in somministrazione, domestici, intermittenti, co.co.co. o altre forme atipiche. Non sono agevolabili nemmeno le assunzioni di parenti entro il primo grado, né quelle finalizzate ad adempiere agli obblighi della legge 68/99.

Quanto vale l’incentivo

L’importo riconosciuto (nel rispetto del regolamento de minimis) varia in base alla tipologia contrattuale. Per un contratto a tempo indeterminato full-time, l’incentivo previsto è di 15.000 euro. Per contratti a tempo determinato o di apprendistato, il contributo scende a 6.000 euro, sempre a condizione che la durata minima sia di 12 mesi. Se il contratto è part-time (minimo 50%), il contributo viene riproporzionato in base all’orario.

È previsto anche un bonus aggiuntivo fino a 2.000 euro, non cumulabile, in favore di:

  • donne;
  • persone con disabilità (oltre le quote obbligatorie);
  • soggetti che abbiano concluso percorsi formativi, tirocini o misure di politica attiva finanziate dal FSE o dal programma GOL.

Facciamo un esempio concreto: un’impresa campana che assume a tempo indeterminato, full-time, una giovane donna che ha appena terminato un corso ITS finanziato dalla Regione, potrà ottenere fino a 17.000 euro (15.000 base + 2.000 bonus formazione). Se invece il contratto è determinato di 12 mesi, lo stesso profilo darà diritto a 8.000 euro.

Come e quando si presenta la domanda

Le domande devono essere presentate esclusivamente online, attraverso il portale regionale https://servizi-digitali.regione.campania.it/IncentiviAssunzione, utilizzando SPID, CIE o CNS. Sono previste tre finestre temporali, ciascuna riferita a un diverso periodo di assunzione:

  • Prima finestra – per le assunzioni effettuate dal 1/10/2024 al 30/4/2025: attiva dalle ore 0.00 del 08.7.2025 alle ore 23.59 del 2.9.2025.
  • Seconda finestra – per le assunzioni effettuate dal 1/10/2024 al 31/8/2025: attiva dalle ore 0.00 del 20.1.2026 alle ore 23.59 del 3.2.2026
  • Terza finestra – per le assunzioni effettuate dal 1/10/2024 al 31/12/2025: attiva dalle ore 0.00 del 14.4.2026 alle ore 23.59 del 28.4.2026

Trattandosi di una procedura “a sportello” l’ordine di presentazione è importante e le domande saranno accolte fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Erogazione del contributo: anticipo o saldo

Il richiedente può scegliere se ricevere il contributo in anticipo, previa presentazione di garanzia fideiussoria, oppure a consuntivo, al termine del periodo di mantenimento del rapporto (12 mesi per determinato/apprendistato, 18 mesi per indeterminato). In entrambi i casi, occorre documentare puntualmente le retribuzioni corrisposte (cedolini e bonifici tracciabili). Sono esclusi pagamenti in contanti o non dimostrabili.

L’erogazione può essere parziale in caso di cessazione anticipata del rapporto per cause indipendenti dal datore di lavoro (dimissioni, pensionamento, decesso), mentre in caso di licenziamento o riduzione dell’orario sotto il 50%, l’incentivo viene revocato interamente, con obbligo di restituzione.

Per concludere, questo nuovo bando regionale è in linea con gli obiettivi legati alla lotta al precariato, offrendo uno strumento utile a chi intende rafforzare il proprio organico e contribuire allo sviluppo del tessuto produttivo locale.

Chiaramente, l’accesso al beneficio è subordinato al rigoroso rispetto di tutti i requisiti e obblighi previsti, ma per chi saprà cogliere l’occasione, questa misura potrà trasformarsi in un concreto vantaggio competitivo.

Autore: Luigi Romano

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