Il Ddl di bilancio 2023 evidenzia un netto cambio di rotta rispetto al recente passato in relazione alla lotta al “contante”, non solo con l’innalzamento del limite a 4.999,99 euro ma con l’indicazione di un limite minimo per l’applicazione delle sanzioni in caso di mancato utilizzo del “pos” in caso di pagamenti con carta.
E’ previsto infatti che alcune categorie di esercenti, individuate successivamente con apposito Decreto, non saranno più obbligate ad accettare pagamenti POS sempre e comunque.
Questa linea più “morbida” era già stata applicata per i rivenditori di generi di monopolio (tabacchi, valori postali, bollati, ecc.) in quanto il costo della transazione col POS rischiava di incidere “pesantemente” sul guadagno dell’esercente.
Sul solco appena tracciato si innesta la manovra 2023, ma in senso più ampio, agendo direttamente non più sulla tipologia di prodotto ma sull’ammontare della transazione, ampliando la categoria degli esercenti esonerati dall’utilizzo del POS per transazioni di valore inferiore a 30 euro.
Inoltre, appena vedrà la luce la manovra di bilancio assisteremo ad uno stop generalizzato alle sanzioni POS, per transazioni di importo inferiore a detta soglia, in quanto nella bozza è previsto che, in attesa del Decreto che individuerà puntualmente i soggetti esonerati (immaginiamo in primis bar e ristoranti), sarà comunque sospesa l’applicazione delle sanzioni.