Uno dei primi dossier a cui il Governo Meloni, neo-insediato, dovrà mettere mano è quello fiscale, partendo dalla cosiddetta “Pace fiscale” a cui si aggiungeranno una nuova imminente rottamazione cartelle e, con un po’ di coraggio, una “voluntary disclosure” del contante, custodito nelle cassette di sicurezza.
Pace fiscale: Il “magazzino” di Agenzia Riscossione ad oggi supera i 1.100 miliardi di euro, con una probabilità di incasso molto ridotta, tra aziende fallite, trasferite all’estero e contribuenti in difficoltà.
E’ quindi allo studio un’altra operazione di stralcio integrale delle mini cartelle. La soglia degli annullamenti ai carichi si potrebbe attestare intorno ai 1.000-2.000 euro per cartella.
Rottamazione-quater: Lo stralcio integrale farebbe parte di una strategia più ampia, su cui si innesterà una rottamazione-quater.
Rispetto alle precedenti edizioni il meccanismo sarà rivisto, mirando a ricomprendere nella nuova definizione agevolata tutti i carichi affidati ad Agenzia Riscossione fino al 30.06.2022, comprese le cartelle inviate sia prima che dopo l’emergenza Covid.
La misura allo studio prevede:
– pagamento integrale delle imposte dovute;
– forfait del 5% per sanzioni e interessi;
– piano dei versamenti degli importi dovuti rateizzato in almeno 5 anni.
Si punterà inoltre a rivedere le posizioni dei decaduti dalle precedenti rottamazioni, permettendo loro di rimettersi in corsa.
Voluntary disclosure: servirebbe per far emergere i beni ed il denaro contante nascosti nelle cassette di sicurezza che, secondo recenti stime, superano i 150 miliardi di euro.
Per attrarre i contribuenti, l’idea è di applicare le imposte al 25-30% del “regolarizzato” con applicazione di sanzioni calmierate, sul presupposto che quella quota corrisponda (a forfait) alle annualità ancora accertabili dal fisco, magari con l’obbligo di impegnare le somme “emerse” con l’acquisto di titoli di Stato a 5 anni o con l’obbligo di “ricapitalizzare” in caso di aziende.