I contribuenti, se non riusciranno ad esercitare l’opzione per la cessione del credito entro il 7.04.2022, termine per la comunicazione delle opzioni relative al 2021, dovranno iniziare a detrarre nella propria dichiarazione dei redditi relativa al 2021 la quota annuale di ripartizione (in 10 anni per il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus e in 5 anni per il sismabonus o il superbonus) dei bonifici parlanti effettuati nel 2021, con il rischio di perderne una parte in caso di incapienza.

Solo per l’ecobonus ordinario con lavori iniziati prima del 6.10.2020 era possibile posticipare l’inizio della detrazione (e quindi anche la cessione) nell’anno della conclusione dei lavori.

In ogni caso, se si iniziano a detrarre da subito le spese relative al 2021, è possibile cedere anche dopo il 7.04.2022 le quote residue delle detrazioni di spettanza degli anni dal 2022 in poi, secondo la diversa ripartizione dei singoli bonus.

Piattaforma Poste Spa – Alla riapertura della piattaforma di cessione crediti d’imposta, Poste Spa ha comunicato che non accetterà i crediti relativi al 2021.

Sarà possibile cedere le quote residue di detrazioni maturate nel 2021 scomputando la prima rata, che dovrà essere portata in detrazione dal contribuente.

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