La legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di Bilancio 2022) ha apportato notevoli modifiche che interessano la gestione della busta paga e il reddito da lavoro dipendente.
In particolare, gli interventi riguarderanno:
- Riduzione contributiva dello 0,80 dei contributi previdenziali INPS: la novità è valida per un periodo limitato, ossia dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.
- Riduzione del cuneo fiscale – nuove aliquote IRPEF: la Manovra introduce, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2022, nuovi scaglioni (ridotti a quattro dai precedenti cinque) per calcolare l’IRPEF lorda.
- Detrazioni in busta paga: nuove detrazioni Irpef che, per redditi superiori a 15mila euro, saranno più corpose rispetto al passato, in quanto assorbiranno anche l’eventuale, mancato godimento del bonus 100 euro;
- Trattamento integrativo: dal 1° gennaio 2022, il trattamento integrativo in misura pari a 1.200 euro netti annui sarà riconosciuto se il reddito complessivo annuo non supererà i 15 mila euro (rispetto al precedente tetto di 28 mila euro valevole sino al 31 dicembre 2021).
Potranno ancora beneficiare del bonus i lavoratori con un reddito complessivo tra i 15.001 euro ed i 28 mila euro, a condizione che l’IRPEF lorda sia inferiore alla somma di specifiche detrazioni.
Per assisterla le invieremo un’informativa da consegnare al proprio personale ed un modulo che il singolo lavoratore dovrà compilare e sottoscrivere, al fine di evitare l’erogazione di somme che potrebbero risultare non spettanti per le scelte in ordine al trattamento integrativo.
- Assegno Unico Universale: il nuovo strumento si propone di creare un beneficio economico in favore di tutti i nuclei familiari con figli a carico e sarà determinato per scaglioni, sulla base dell’ISEE.
Ricordiamo nuovamente che i dipendenti dovranno recarsi all’Inps o presso un Patronato per la richiesta dell’Assegno che da Marzo 2022, come più volte chiarito, sostituirà anche l’assegno familiare mensile in busta paga.