Con il decreto direttoriale del 30 giugno 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato la riapertura dello sportello agevolativo dedicato al sostegno degli investimenti delle piccole e medie imprese italiane per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. L’iniziativa rientra nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 7 “REPowerEU” – Investimento 16, col preciso obiettivo strategico di accelerazione della transizione energetica del tessuto produttivo italiano.
La misura sostiene la realizzazione di impianti fotovoltaici e mini-eolici per l’autoconsumo, promuovendo anche l’integrazione con sistemi di accumulo per l’autoconsumo differito. L’investimento si inserisce in una più ampia strategia nazionale per ridurre la dipendenza energetica, abbattere le emissioni e incentivare l’efficienza dei consumi nel mondo produttivo.
Il contributo può arrivare fino al 50% dei costi ammissibili, a seconda della tipologia di impresa e degli interventi realizzati.
L’iniziativa è riservata alle PMI con sede operativa in Italia, escluse quelle attive nei settori:
- produzione primaria di prodotti agricoli,
- pesca e acquacoltura,
- estrazione del carbone,
- industrie a elevata intensità energetica o ad alte emissioni di CO₂.
Inoltre, per accedere alle agevolazioni, l’impresa deve garantire il rispetto del principio DNSH (non arrecare un danno significativo all’ambiente), secondo quanto stabilito dal regolamento (UE) 2020/852.
Il programma finanzia progetti con spese ammissibili comprese tra 30.000 euro e 1 milione di euro, destinati a:
- acquisto e installazione di impianti solari fotovoltaici o mini-eolici;
- realizzazione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta;
- diagnosi energetiche propedeutiche alla progettazione.
Entità del contributo:
- 40% per micro e piccole imprese;
- 30% per medie imprese;
- 30% per i sistemi di accumulo;
- 50% per la diagnosi energetica.
Il nuovo sportello agevolativo mette a disposizione 178.668.093 euro.
Di queste risorse:
- almeno il 40% sarà destinato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
- un ulteriore 40% sarà riservato a micro e piccole imprese.
Le risorse derivano dai fondi residui del precedente sportello (aperto da marzo a giugno 2025) e potranno essere incrementate con eventuali economie o rinunce.
Le domande devono essere trasmesse esclusivamente in formato elettronico, tramite la piattaforma digitale disponibile sul sito di Invitalia (www.invitalia.it), a partire dalle ore 12.00 del giorno 8 luglio 2025, alle ore 12.00 del 30 settembre 2025.
Invitalia, in qualità di soggetto attuatore, curerà l’istruttoria e la valutazione dei progetti secondo criteri già definiti nel decreto del 14 marzo 2025.
La documentazione completa, inclusi i modelli di domanda, sarà disponibile sia sul sito di Invitalia che su quello del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (www.mimit.gov.it).
Perché partecipare?
In un contesto economico e ambientale sempre più complesso, l’autoproduzione di energia consente alle PMI di:
- ridurre significativamente la bolletta energetica,
- accrescere la propria indipendenza dal mercato energetico,
- contribuire attivamente alla decarbonizzazione,
- migliorare la propria competitività e reputazione ambientale.
Se si considera che sono avanzati oltre 178 milioni di euro dall’apertura dell’ultimo bando, risulta di tutta evidenza che, per chi vuol investire, vi sono ampi margini di aggiudicazione dell’incentivo.
Autore: Luigi Romano